sabato 4 giugno 2016

Fiori di BACH per gli esami


Siamo alla fine dell'anno scolastico, si avvicinano gli esami con tutte le ansie, insicurezze...



        Dei fiori di Bach esiste questo composto per gli ESAMI - GENTIAN Contro il dubbio e lo scoraggiamento. ELM Contro la sensazione transitoria di non essere all’altezza della situazione. CLEMATIS Contro l’assenza spirituale. LARCH Contro la mancanza di fiducia in se stessi e CHESTNUT BUD Per una migliore concentrazione. 

                                Potete  trovarli già  confezionati in farmacia o erboristeria.

         Esistono poi altri rimedi come per esempio il Nasturtium dei fiori Californiani  Esaurimento fisico dovuto a superlavoro intellettuale. Mancanza di vitalità. L’elisir è un potente rivitalizzante particolarmente appropriato in tutti i casi di stanchezza e di esaurimento dovuti ad un superlavoro intellettuale. Può essere utilizzato quindi dagli studenti sotto esami e da alcuni professionisti in particolari periodi di lavoro oppure da quelle persone che hanno un temperamento tendenzialmente intellettuale, non sufficientemente bilancio da un' adeguata attività fisica. 

Chi mi conosce, sa che preferisco preparare la combinazione specificatamente proprio per quella persona, perchè può prevalere l'ansia, o la difficoltà di esprimersi, oppure sono presenti paure vere e proprie, o traumi non superati, timidezza, vergogna......e  tante altre.

La segretezza nell'adolescenza

Mi è piaciuta l’immagine di uno psicoanalista che dice: un bambino è  come un feudo degli adulti, un territorio in cui essi possono andare e venire a loro piacimento, imponendo i loro criteri.
L’adolescenza è una mutazione, possiamo dirla una seconda nascita, bisogna far morire il vecchio ma l’adolescente non sa verso cosa va, cosa troverà?  
A volte è veloce a volte troppo veloce. Bisogna sopravvivere e non sempre si è preparati.  Ci sono i cambiamenti dell’aspetto fisico, delle funzioni fisiche, nulla è come prima. Nei maschi, c’è il mutamento del tono di voce, è una cosa dolorosa. Porti il lutto della propria voce che ti ha accompagnato per anni. C’è insicurezza, si ha il bisogno di libertà e nel contempo il bisogno di essere controllati.
Si vorrebbe parlare da adulti, ma non si hanno i mezzi. Si vorrebbe prendere parola ed essere ascoltati attentamente. “Se ci è permesso di parlare, troppo spesso  serve per farci giudicare, ma non a farci capire”.
Come il germoglio l’adolescente deve uscire e abbandonare il vecchio bozzolo così soffocante.  E’ il periodo più pieno di dolori è di gioie. Fuggire fuori da sé gettandosi in avventure dubbie e fuggire dentro di sé, chiudendosi dentro un guscio.
Giovanna, una giovane adolescente disse “diventiamo duri, volgari, cattivi, ostinati a non voler parlare con voi, a non volervi ascoltare, perché avete troppa tendenza a bandire dalla vostra vita il sogno e la speranza, a pavoneggiarvi troppo” e ancora parlando di se stessa….”Ci si sente come un appartamento in cui lavorano i muratori e in cui non c’è un angolo tranquillo per riposare.”
Specialmente nella prima adolescenza la riservatezza, la segretezza il privato della vita interiore sono fondamentali. La segretezza è il più elementare e il più intimo dei processi di costruzione del Sé.

E’ tipico nell’adolescenza l’uso di “oggetti o fenomeni transizionali” come vestiti dei genitori, animali domestici, ideologie, opinioni,  musica, sport, lettere, disegni, diari…” permettono all’adolescente di sperimentarsi in uno spazio segreto all’interno di Sé e intorno al quale il Sé può differenziarsi. Intermedi tra adulti e adolescenti, sono rigorosamente scelti spontaneamente. Evidenziano il conflitto tra esibire la propria nascente intimità e nel contempo prolungare la comunanza della propria intimità con i genitori. Sono un modo per mantenere aperto il dialogo, senza dirlo apertamente per esempio i diari vengono lasciati incustoditi  in modo apparentemente casuale, se però il genitore è sorpreso a curiosarvi, il bisogno di riservatezza si rafforza e la comunicazione indiretta offerta dall’adolescente, viene bruscamente interrotta.

Perchè le donne vanno in crisi per il 40-esimo e gli uomini per il 50-esimo compleanno?

Perchè le donne vanno in crisi per i 40 anni e gli uomini per il 50-esimo compleanno?

Ho pensato a lungo ala sua domanda e sono giunta alle seguenti conclusioni:

Da sempre dalla preistoria il uomo e la donna hanno diversi ruoli per la continuazione della specie:
la donna deve garantire la fertilità, e la sopravvivenza del feto, per cui l’attrattiva della donna, i punti erotici sono proprio il seno e il sedere. Il seno per l’allattamento, pensi che in Polinesia, Melanesia, Indonesia...non ricordo esattamente in un posto i bambini venivano allattati fino a 10 anni di età e nell’altro fino a 5 perché poi la mamma doveva allattare i maialini, sempre per la sopravvivenza della sua famiglia. Il sedere invece è la sede della dispensa da dove viene attinto il cibo che nutre la madre, il deposito da cui trae l’energia, la sostanza per poter allattare e nutrire il figlio con buone possibilità di sopravvivenza.
Non occorre andare molto indietro nel tempo per sapere che molte donne morivano durante il parto o in seguito al parto e che molti bambini non diventavano mai adulti.
Questa è una ragione: dopo i 40 c’è il calo della fertilità! Grazie alla tecnologia e l’allungamento della vita si può diventare madri anche dopo i 40anni, ma con qualche difficoltà in più.
Per poter rimanere incinta la donna deve avere il potere di attrazione quindi l’avvenenza è molto importante!
La seconda ragione è che la donna si sente meno attraente dopo i 40 anni, specialmente se ha figlie femmine: prima mentre andava per strada gli sguardi di apprezzamento erano per la madre, dopo i 40 invece gli sguardi vengo volti alla figlia e la madre si sente messa da parte, il suo potere di attrazione è diminuito, anche se i suoi complimenti li riceve lo stesso, percepisce che qualcosa è cambiato.
Il ruolo dell’uomo invece è oltre alla capacità di procreare, di mantenere la famiglia, quindi deve essere un uomo di potere, forte che difende , ma anche ricco che mantiene. L’attività fertile dell’uomo è più lunga di quella della donna anche per il ruolo che lui ha nel creare il bambino, non ha bisogno di “tanta” energia, riserva…necessarie invece alla mamma che deve nutrire il feto per 9 mesi,  poi allattare il neonato per un tempo sufficiente e curarlo  per anni per garantirne la sopravvivenza.
L’uomo deve invece garantire la sicurezza del nucleo della donna e dei bambini difenderli  dai nemici, dalle bestie feroci, e portare a casa il cibo per nutrirli.
Oggi un uomo è più ricco a 40 anni che non a 30, ha più potere ed è sessualmente potente, per cui aggiunge valore.
Dopo i 50 c’è calo della libido, della potenza sessuale, possono iniziare le prime defajance, una volta (pochi anni fa) ci si avvicinava alla pensione, che avveniva prima dei 60 anni.
Con la pensione pure il potere scemava o scompariva del tutto, perdita del ruolo sociale. Mi ha confidato tempo fa un generale che ogni volta che entra al posto di lavoro o che viene incontrato per strada, tutti si alzano e gli fanno il saluto, nel momento che andrà in pensione, anche se continuerà a lavorare,  con qualche incarico, nello stesso posto, nessuno gli farà più “il saluto”, sarà “degradato” a comune cittadino e ne è terrorizzato.
Ci sono ruoli sia per la donna che per l’uomo in cui l’età aggiunge …sapere, conoscenza, saggezza, anche potere per cui il passare degli anni viene vissuto diversamente

Certo ci sono eccezioni, ci sembra quasi che stiamo parlando di secoli fa, però nell’immaginario collettivo queste cose sono ancora presenti.
Osservo i miei coetanei o meno, ci sono persone che sono già vecchie, nessun slancio vitale, nessuna prospettiva per il futuro, nessuna curiosità di vivere, voglia di creare… queste è ovvio che vanno in crisi, il loro ruolo è finito, scivolano nella vecchiaia in attesa della morte.

Nell’ambiente che frequento invece ci sono tante 50-enni che si inventano un nuovo lavoro, che cambiano occupazione, che si rimettono in gioco, che lottano, combattono, crescono, sognano, desiderano…queste di certo non sono andate in crisi a 40 anni e forse neanche a 50! Vediamo a 60 (!!!) se avranno tempo di andare in crisi o se saranno così occupate a creare, costruire, fare, brigare, da dimenticarsi di invecchiare. Certo il corpo qualche segno lo da, “dopo i 40 un male ogni mattina”, ma se non ci pensi e non ci fili sopra, è meglio e comunque non ti lasci fermare.